Le allergopatie respiratorie, e l’asma bronchiale in particolare, costituiscono un importante problema sanitario in tutto il mondo, per l’elevata incidenza – cresciuta negli ultimi decenni – e per gli alti costi sanitari e sociali.
È assai frequente il riscontro di rinite ed asma associate nello stesso paziente, ma sia la rinite che l’asma possono costituire l’unica manifestazione clinica.
In generale, l’asma bronchiale si osserva nel 30-40% dei casi di pollinosi. Come sottolineato dalle Linee Guida ARIA, è auspicabile che i pazienti con rinite allergica siano attentamente valutati anche per l’asma, e che nei pazienti asmatici sia valutata la contemporanea presenza di rinite.
Quando rinite ed asma coesistono, è necessaria una strategia terapeutica combinata che consenta il controllo contemporaneo delle due patologie. Se la rinite è trattata in maniera efficace, specialmente per quanto riguarda l’ostruzione nasale, si possono osservare effetti clinici positivi anche sull’asma concomitante.
Come si fa la diagnosi di un’allergia respiratoria?
Il corretto inquadramento della rinite e dell’asma allergico deve essere affidato al medico o allo specialista allergologo, otorinolaringoiatra o pneumologo – nell’adulto – o al pediatra – nel bambino.
Il prick test per allergeni inalanti o il dosaggio delle IgE specifiche su un campione di siero (quindi un test di laboratorio che si effettua con un prelievo di sangue venoso) è importante per documentare la sensibilizzazione allergica.
Le prove di funzionalità respiratoria consentono di valutare lo stato di salute dei bronchi e l’eventuale presenza di asma bronchiale.
Come si curano le allergie respiratorie?
Il corretto trattamento della rinite allergica e dell’asma bronchiale riduce il numero di visite presso l’allergologo o il medico di base e i ricoveri in pronto soccorso, e permette un considerevole miglioramento della salute e della qualità di vita del soggetto, senza considerare la riduzione dei costi sanitari diretti e indiretti.
Si possono utilizzare farmaci sintomatici, come antistaminici o cortisonici per via locale (intranasale, inalatoria) o sistemica (compresse, iniezioni). Tuttavia, con le terapie sintomatiche, i sintomi si ripresentano alla sospensione della terapia alla successiva esposizione all’allergene.
L’immunoterapia Specifica (ITS) – anche nota come “vaccino anti-allergico” è l’unico trattamento in grado di curare le cause dell’allergia, agendo direttamente meccanismi immunologici che ne sono alla base.
I suoi vantaggi rispetto alle terapie sintomatiche sono molteplici, e comprendono un effetto duraturo – nell’ordine di anni – anche dopo la sospensione della terapia, ed un effetto protettivo nel tempo sul rischio di sviluppare asma bronchiale (per i soggetti affetti da rinite allergica) o di sviluppare nuove sensibilizzazioni ad allergeni differenti.
I probiotici possono essere utili nella terapia della pollinosi?
I probiotici sono definiti come microrganismi vivi che hanno dimostrato, in molteplici studi scientifici condotti anche sull’Uomo, di avere effetti benefici sulla salute.
Nello specifico, alcuni ceppi di probiotici quali il Lactobacillus acidophilus ed il Bifidobacterium lactis hanno dimostrato di ridurre l’infiammazione nasale ed i sintomi della rinite in soggetti con allergia ai pollini.
Bibliografia
Passalacqua G, Cecchi L, Canonica GW, et al. ARIA (Allergic Rhinitis and its Impact on Asthma) 2019. Percorsi di cura per la rinite allergica – ITALIA [ARIA (Allergic Rhinitis and its Impact on Asthma) 2019. Treatments for allergic rhinitis – Italy.]. Recenti Prog Med. 2021;112(7):516-528. doi:10.1701/3638.36187
Iftikhar H, Awan MO, Awan MS, Mustafa K, Das JK, Ahmed SK. Role of Probiotics in Patients with Allergic Rhinitis: A Systematic Review of Systematic Reviews. Int Arch Otorhinolaryngol. 2022;26(4):e744-e752. Published 2022 Jun 17. doi:10.1055/s-0042-1749370